Torino, per la prima volta al mondo un Avatar partecipa a un convegno medico
- Davide Roberto
- 21 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 24 feb

Eloquio fluente, atteggiamento composto ma naturale, a tratti disinvolto. Soprattutto: risposte a tono. Per la prima volta al mondo a Torino un avatar cardiologo ha tenuto la relazione ad un congresso medico, parliamo delle “35esime Giornate Cardiologiche Torinesi”, dove le potenzialità dell’intelligenza artificiale (IA) sono state presentate direttamente da Chat Gpt-4, che ha risposto a 10 domande centrate sul tema “cuore”. A porre le questioni sono stati il professor Gaetano Maria De Ferrari (direttore Cardiologia universitaria dell’Ospedale Molinette, il professor Amededo Chiribiri di Londra, il professor Amir Lerman della Mayo Clinic di Rochester USA ed il dottor Maurizio Roberto, direttore Cardiochirurgia di Cuneo.
Le potenzialità
Come si premetteva, le risposte sono arrivate dall’algoritmo (o chatbox ) nella sua ultima versione Chat Gpt-4, che si è avvalsa, per interagire con la platea, delle sembianza di un avatar nel ruolo di un relatore più che esperto nel settore. L’avatar cardiologo ha accettato la proposta del professor De Ferrari di farsi chiamare Susan per la durata della sessione scientifica e ha chiarito che il suo compito e la sua capacità erano quelle di fornire risposte sulla base della consultazione di una smisurata banca dati mondiale aggiornata ad aprile 2023. Se è per questo, ha anche chiarito di non provare emozioni o sentimenti in prima persona ma di capire quelli dell’uomo, e di poter fornire informazioni su emozioni ed esperienze umane.
Le prospettive
L’avatar cardiologa, incalzata dalle domande, ha spiegato che l’intelligenza artificiale sta rapidamente rivoluzionando la medicina, indicando numerosi campi di applicazione. Restando alla cardiologia, Susan-Gpt-4 ha indicato settori specifici per i quali entro 5 anni nulla sarà come prima: l’analisi dell’elettrocardiogramma, dove la IA si è già dimostrata molto superiore all’uomo, l’analisi delle immagini diagnostiche come Tac, risonanza magnetica ed ecocardiogramma, l’ottimizzazione delle procedure interventistiche, quali l’ablazione della aritmie e l’impianto della valvola aortica o Tavi, la predizione del rischio nel singolo paziente (in questo ambito la Cardiologia delle Molinette ha sviluppato un punteggio per il rischio post infarto utilizzando la IA).
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